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Fotografo o agenzia fotogiornalistica per il proprio matrimonio?
di Valerio Simeone
www.fotowireless.it
In redazione, durante gli appuntamenti per i matrimoni, spesso gli sposi ci chiedono la differenza tra fotografo ed agenzia fotogiornalistica. Domanda lecita per chi non ha mai avuto a che fare con una redazione di un giornale o di un magazine.
Le differenze sono tante. Le spieghiamo qui e vediamo come mai un'agenzia fotogiornalistica ti fa risparmiare, aumentando l'affidabilità della copertura fotografica e video del tuo matrimonio, e riducendo i tempi di consegna. Miracoli? No, solo sana organizzazione che un normale fotografo non può permettersi di fare. Mentre un'agenzia fotogiornalistica sì.
Innanzitutto non c'è un solo fotografo bensì molti fotogiornalisti, insieme ad un team di lavoro composto da più persone, ognuna specializzata in un settore apposito. Questa è la prima grande differenza.
Tutto ciò permette di poter avere più punti di vista differenti durante lo stesso lavoro, e potenzialmente poter coprire anche più eventi durante lo stesso giorno. Quindi una maggiore affidabilità per la garanzia totale di un avvenimento importante. E il matrimonio lo è nel modo più assoluto.
Secondo: Il fotogiornalista non è un semplice fotografo. E' un professionista che ha esperienza di molti anni nel campo del giornalismo (dimostrabile anche con l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti) con le attrezzature specifiche richieste da questo lavoro, oltre ad una maggiore rapidità di azione ed occhio che gli permettono di immortalare, con discrezione, le peculiarità di ogni evento. Rapidità e discrezione sono le parole d'ordine.
La terza differenza è che la redazione non è un negozio di fotografia: non entra un cliente per chiedere una foto stampata oppure un cuscino con la propria fotografia. Quindi nessuna confusione negli uffici o perdita di attenzione su ciò che si sta facendo. Si lavora esclusivamente sui matrimoni, nella nostra divisione Wedding.
Il quarto aspetto è l'elevata specializzazione di ogni operatore che metterà le mani sul singolo lavoro. Non un fotografo che fa tutto (scatta, stampa, vende, sviluppa pellicole, fa le fototessere), ma una singola persona che copre ogni fase lavorativa con estrema professionalità, dedizione, tempi giusti, e tanti corsi di aggiornamento.
E sì, anche per "scattare foto" o fare la post produzione fotografica è necessario aggiornarsi. Cambiano i software e i dispositivi, oltre che le tendenze. Chi è sveglio si porta avanti, magari anticipandole. Quindi fotogiornalisti, due grafici, un grafico impaginatore, due montatori, e più cameraman. Una bella squadra di lavoro.
Quinto punto: i controlli qualità incrociati. Permettono di avere sempre sotto controllo la situazione ed evitare che possano sfuggire anomalie che spesso capitano dopo un'intensa giornata di lavoro. Sbagliare è umano, bisogna ammetterlo, ma ridurre il tasso di errore è cosa buona e giusta, oltre che possibile con un giusto team di lavoro addestrato per farlo.
Ultimo ma non ultimo: i tempi di consegna. Più rapidi perché permettono di poter gestire a più mani il singolo lavoro. Tradotto in numeri permette di poter consegnare un servizio fotografico di matrimonio anche in 60 giorni lavorativi, contro i 15 mesi medi di un fotografo classico.
Può garantirti tutto questo il classico "fotografo"? La risposta è NO.
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